Caro Hal,
ho due bimbi di 4 e 7 anni. Volevo che tu mi chiarissi un dubbio che sempre mi accompagna durante le mie vacanza al mare. Quanto tempo deve passare dall'ultimo pasto prima di permettere ai bimbi di fare il bagno? Questo tempo varia a seconda di ciò che si mangia? É uguale o ci sono differenze tra colazione e pranzo?
Ansiosa72
Carissima ansiosasettedue, ti ringrazio della domanda. Il tema della 'congestione' mi è sempre stato parecchio caro e posso, con una certa immodestia seppur giustificata, considerarmi un 'esperto' in materia.
Purtroppo la popolazione italiana ed in specifico la porzione in età scolare presenta, secondo numerosi studi , una percentuale di rischio di 'congestione' 32 volte più elevata rispetto alla media mondiale.
Per farti capire l'importanza di questo dato ti basti pensare che ad esempio i bambini olandesi ne sono completamente immuni. Ti sarà capitato vedere i bimbi olandesi in campeggio nuotare una ventina di minuti dopo aver terminato un lauto barbeque gettandosi con noncuranza nelle gelide acque di un lago. Bene, non si tratta di imprudenza dei loro genitori, bensì di un'abitudine sana dettata dalla loro condizione genetica. Se i bimbi provenienti dai Paesi Bassi possono dirsi fortunati, altrettanto si può dire di scandinavi , tedeschi , inglesi la cui percentuale di rischio 'congestione' è trascurabile se rapportata a quella dei nostri bambini.
Quindi quando Pasqualino con mamma, papà, zii e cugini scende al mare vicino a Molfetta è giusto stia 4 ore sotto l'ombrellone ad attendere l'avvenuta digestione. Hans, Ole, Karen ed Olaf giocano tra le onde felici , a pancia piena, sotto il solleone perchè madre natura li ha dotati di una tempra diversa. Quindi carissima ansiosasettedue fai bene a tenere i tuoi bimbi lontano dall'acqua (doccia e piscinette comprese) per almeno 4 ore e mezza, indipendentemente da quello che hanno mangiato. Anzi a volte è meglio che non gli permetti proprio di fare il bagno.
Perchè se sei vicina di ombrellone di Pasqualino, alle quattro e mezza arriva lo zio Rocco con un cestone pieno focaccine straunte con le olive, pizze e sfogliatine.
'Bimbi, fuori dall'acqua che lo zio rocco ha portato la merenda!'
'Ma son solo 5 minuti che siamo in acqua!'
'Ah, no fuori tutti. Che le pizzette si freddano..'
hehe, in effetti è una bella sfida con le nostre abitudini alimentari....
RispondiEliminaMa non c'era anche uno studio di un professore di un università americana condotto su questa che possiamo tranquillamente definire Malattia? non ricordo il nome tu lo sai?
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=oTuYW-EHfDs
RispondiEliminaciaooo:-)
Si, caro Marco. Si tratta di uno studio condotto Professor John John P.J. Stankovic in collaborazione con il Professor Hernan Berengarius de Las Cuevas. Lo studio è finanziato in parte dalla Exxon ed in parte dalUseless Department della Minneapolis University.
RispondiElimina@teo grazie, non me lo ricordavo.
RispondiEliminaAi dimenticato di citare le orecchiette con cime di rapa ancora calde, salsiccia e o stinco di maiale!
RispondiEliminaCiao ragazzaccio!
Tanti auguri per un buon natale, ciao!
RispondiEliminaCarissimo Hal78,
RispondiEliminami accosto al tuo blog con la massima umiltà e mi permetto di farlo solo per chiederti un parere in merito ad una questione che, da qualche tempo a questa parte,mi angustia.
Qual è la tua opinione circa quei genitori che, non curanti della sensibilità altrui, ti propongono con insistenza patologica le gesta dei propri pargoli? Sarò più chiara: cosa spinge persone adulte e, in alcuni casi, dotate di raziocinio, a pensare che la popolazione loro circostante sia, anche solo vagamente, interessata ai piccoli fatti quotidiani che vedono i loro deliziosi eredi protagonisti? Mi riferisco non tanto a cari amici o parenti giustificati (ma non troppo) proprio dalla condizione affettiva che li lega al malcapitato, quanto a pseudo conoscenti. Ti farò un esempio. Questa mattina un mio collega mi ha gaiamente intrattenuta raccontandomi quanto fosse esterefatto dal colore del muco del suo tenero fagottino. Non un colore "normale" (qual è il suo normale colore?!), bensì giallo!!!! Ohibò! Mi rendo conto sia disgustoso, ma quanto pensi possa esserlo stato per me, questa mattina alle 8.53, mentre mescolavo lo zucchero nel mio primo meritato caffè?
Questo naturalmente è solo uno dei molti edificanti esempi che potrei portare alla tua attenzione. Ma mi tratterò. Anche per rispetto della tua condizione di padre. Anzi, colgo l'occasione, Caro Hal78, per scusarmi casomai ti fossi sentito offeso. Ovviamente non era mia intenzione.
Concludo (promesso!) facendo presente che, spesso e volentieri, questi instancabili, impavidi narratori terminano le loro liriche con la seguente esclamazione (guardandomi come fossi Erode in persona): "ah già!! tu non hai figli! non puoi capire ...".
E allora perchè mi non mi lasciano nella mia beata ignoranza seconto te?
Grazie.
Palmira Eldrich'81
ps complimenti per la scelta musicale!