giovedì 21 gennaio 2016

Meno 177

Sul perchè ho deciso di cimentarmi in un ultra trail non è che me lo sia chiesto. E non vi è nemmeno una risposta.
E' piuttosto vicino casa e si corre in luoghi che amo e conosco.
Mi piace l'idea di partir di notte e non sapere se si riuscirà ad arrivare prima che la notte scenda nuovamente.
Tutto qui.
E credo che tutto sommato ci sia anche da divertirsi.



lunedì 18 gennaio 2016

Meno 181

La cava smessa dietro casa vale sia come pista di pattinaggio che come circuito per le ripetute in salita. Ci han fatto anche dei concerti qualche estate fa. In effetti sembra risuonar bene la voce quando si richiama il cane all'ordine. Al punto di esser tentati di abbozzare degli anthem rock. Però, pur nella solitudine invernale, a tanto non ci si spinge. Fondamentalmente è il 'metti qualcuno di sotto sente e chiama la croce verde' il vero deterrente. E poi nella condizione attuale manca pure il fiato.
La settimana passata, la prima d'allenamenti, chiusa con 65 km con un migliaio di metri di dislivello. 
L'idea è di proseguire con questi numeri finchè non si raggiunge una forma fisica accettabile.
A correre in piano le ginocchia non si lamentano. In discesa invece si. E per correre pare servano entrambe. Ed in buono stato.

giovedì 14 gennaio 2016

E' un chilo, lascio? - Meno 183

Da quando s'è ripreso con la corsa sono cinque su cinque. Oggi mica come ieri: inverno nel calendario ed inverno nelle temperature.
Ci si copre il giusto e si prova a forzare un attimo. Oggi è giovedì, giorno in cui si è soliti andar dal macellaio e pareva brutto arrivar del tutto riposati alla tavola serale.
Sono dieci km in 47' ed un chilo e cento di tagliata di manzo.
La volta scorsa con nove etti s'è litigato per l'ultimo pezzo ed è finita col grande in lacrime, per nulla persuaso dal laconico 'è così, l'ultimo pezzo tocca a papà'.
E dire che io lo propongo sempre alla moglie, ma il più delle volte la mia tattica rimane inascoltata: riempirli di patatine prima che si siedano a tavola.
Stasera mi sa toccherà anche al Chateauneuf du Pape infiocchettato nell'angolo. E' un paio di settimane che lo lumo. Avrebbe dovuto esser il regalo per un collega ma il whatsapp ha levato la componente fisica degli auguri. Eh si, tocca proprio.

mercoledì 13 gennaio 2016

Meno 184

    Con l'inverno che lo si trova soltanto sul calendario oggi si corre il primo dislivello.
    Corsetta fino a Tappia e ritorno. Una decina di chilometri con 500m di dislivello buoni per godersi il sole ed ossigenare i polmoni.
    Con questa è la quarta uscita in quattro giorni. L'entusiasmo è su livelli pericolosi ma si sta ben attenti a non strafare. E soprattutto a correr senza fatica.
    Quella ci sarà tempo di farne più avanti, fino alla nausea.

    martedì 12 gennaio 2016

    Meno 185

    Prima d'abbozzare qualsiasi tipo di programma si pensa solo ad arrivare ad un peso decente entro primavera. Il limite entro cui rientra la decenza non è dato sapere. 
    Sotto i 90 chili s'era pensato.
    Che poi la corsa non è nemmeno tanto male a ben vedere.
    Oggi terzo giorno consecutivo, una dozzina di km in ciclabile col sole in faccia. Un oretta e spicci senza affanni.
    Nemmeno per me stavolta.
    Per lui manco a dirlo. Va avanti due trecento metri, si trova una pozza e aspetta. 
    Poi di nuovo, così in loop fino a casa.
    Dell'idea dell'ultra trail non sa nulla.
    Meglio tacerglielo per un po', che poi s'agita ancor più di quanto lo sia di suo.

    lunedì 11 gennaio 2016

    Mah si, dai. Meno 186.

    L'ho trovato. Salendo sulla bilancia il giorno seguente la Befana. Un traguardo pescato a casaccio, quello che tra le varie possibili ipotesi appare come il più improbabile. Ma pur sempre un obbiettivo, buono per tenersi impegnati e dimagrire. Ed un modo simpatico per ricordarsi, Frosinone in serie A ed Anno Santo a parte, del 2016 appena iniziato.
    L'han chiamata Bettelmatt Ultra Trail ed è una corsa di 85 km tra Devero ed Alta Formazza con cinquemila e passa metri di dislivello.
    Suona folle il giusto.
    E mancan sei mesi.
    Credo che nel periodo che mi separa dall'appuntamento il prepararsi a correrlo possa considerarsi un valido hobby.
    Al pari di quello che prevede la costruzione di una piramide Inca coi vuoti dei CampariSoda. Risultando anche, in termini economici, di gran lunga meno dispendioso, tra l'altro.

    La condizione fisica di partenza è imbarazzante.
    Si veleggia attorno ai 95 kg. A far 10 chilometri s'impiega una cinquantina di minuti.
    Il cane s'è fatto nuovi amici in ciclabile mentre aspetta che lo raggiunga di volta in volta.

    Tutto sommato a casa l'han presa bene.
    - È vero che puoi morire, papà?
    - È una possibilità, certo. Ma non succederà, mamma come sempre esagera.

    http://youtu.be/N358Nfglbgg

    lunedì 11 marzo 2013

    Engadin Skimarathon 2013

    Orca boia, come si filava.
    Si capisce sarà così già all'arrivo sulla spianata di partenza. Il freddo, quello giusto, poco sotto lo zero, l'aria secca, il cielo terso, il sole che illumina le vette, che da li' a poco raggiungerà il percorso di gara.
    No, non c'è bisogno di pigliar il libro di fisica del liceo e spulciar la tabellina dei coefficienti d'attrito dinamico. Oggi sarà basso, eccome. Il rigo giusto lo trovi, se cerchi bene, dopo acciaio su legno 0,7, prima di acciaio su acciaio 0,2. E' alla voce [neve, marcia il giorno prima, battuta, fresata, che gela nella notte, appena appena riscaldata dai raggi di sole marzolini] su [soletta di Ski Trab, strutturata, paraffinata su base fluorata black Toko con un mix 50:50 di rossa e gialla Masterwax].
    Così ad occhio pare sia zero. Non zero virgola zero qualcosa. Zero, proprio zero tondo; e lo dico a voi grulli entropici che credete alle leggi della termodinamica. Non c'eravate mica ieri, sui laghi dell'engadina.
    Una decisa spinta al colpo di cannone, e via, di rendita fin al traguardo, nell'apoteosi del moto inerziale.
    Bhè,  in effetti qualche spinta in più c'è stato bisogno di darla.
    Per quanto mi riguarda per  un periodo di 1h 52' 55". Per coprir la canonica distanza di maratona, di 42,2 Km. Vale il raggiungimento dei miei obiettivi stagionali. Conquisto l'agognato gruppo, quello degli elite B, con il diritto per le prossime edizioni, seppur in una gabbia separata per la loro e la nostra incolumità, di partir con la prima ondata, quella degli alieni.
    Risulto 1002esimo. Qui la classifica. L'ho pure fatta la volata per entrar nei mille, ma s'era alla frutta da troppi chilometri. L'esercizio di trovar  nel dopo gara le energie buone per il guizzo vincente è inutile quanto stupido. Facile così, col bratwurst e la birra in mano, mentre ci si gode il magmatico ed inarrestabile arrivo dei maratoneti. Alla terza birra son già due i minuti che si potevan limare, facendo questo, sciando così. Si dimentica in fretta la sofferenza degli ultimi chilometri.
    La gara è andata esattamente come s'immaginava, identica a quella corsa nel letto dalle 2 e 30 alle 3  (sia dannato, il riscaldamento delle camere d'albergo, oltre al fatto d' impedir il sonno una delle principali cause dell'innalzamento del livello di CO2 planetario)(ah altro inciso, non provate ad armeggiar col termostato; è finto; sempre).
    Dicevo, la gara corsa nel dormi veglia: partenza a tutta nella corsia degli alternisti per evitar incidenti, star al coperto il più possibile, sgasata sui lati del gruppo per rimontar posizioni ogni 2-3 minuti. Identica a quella corsa la mattina seguente. Nella notte la progressione finale è stata travolgente, in quella della mattina ci si deve accontentar di portarla a casa senza naufragare. Ma ai sogni è concesso questo ed altro.
    I passaggi:

    -Start - Silvaplana :27.55,1posiz1169.
    - Silvaplana- 21,1 Km :29.30,2posiz.903.
    - 21,1 Km - La Punt :30.41,8posiz.933.
    - La Punt - Arrivo24.48,2posiz1198.
    Silvaplana 10,8 Km
    27.55,1     p.1169.
    Pontresina 21,1 Km
    57.25,3p.990.
    La Punt  33 km
    1:28.07,1p968.









    Arrivo 42,2 Km 1:52.55,3p.1002.



    E' mancato il finale per far il botto, ma di certo non ci si può lamentare. Tutto per un pizzico di presunzione, quando nei pressi dell'aeroporto raggiungo un gruppo di una ventina di persone, ne prendo immediatamente la testa. E mi metto a tirar per chiuder su quelli davanti. 'Bravo alberto, bravo' (si ha in nome stampato sul pettorale, anch'io me lo son chiesto sul momento), mi sento dire dai compari ad inseguimento concluso.
    Al traguardo finirò dietro a quasi tutti. Peccati di gioventù. E dir che nella notte avevo fatto lo stesso e li avevo bruciati con una formidabile accelerazione finale. 
    Strategie da rivedere. Ma son dettagli.
    Di robe divertenti come la Ski Marathon, no, io mica ne conosco.