martedì 2 agosto 2011

'At Zalut' 2011

Si è corsa ieri la 7^a edizione del trofeo memorial Gerla 'At Zalut'. Gara di Skyrunning caratterizzata dalla scalata di 2000 metri di dislivello che porta fino alla Punta del Bronzo. 2505 m di altitudine partendo dalla piana di Verampio.
Il percorso prevede lo start vicino all'oratorio di Santa Lucia in prossimità degli Orridi di Uriezzo. Un paio di Km circa fuori e dentro gli Orridi. Giusto per scaldarsi, delinear le posizioni e rompere il fiato. Poi, una volta passato il Toce traversando il ponte di Maiesso, la salita. Tanta. In circa 7 chilometri si sale di 2000 m passando per Crego, Aleccio, il passo della Forcoletta e poi fino alla Punta del Bronzo. Bosco di faggi e castani che poi diventa di conifere, che poi si dirada per poi sparire in un pratone verticale fino alla vetta. Parcheggiando l'automobile ci si accorge subito (io e l'amico Marco) che  il field dei partenti (nonostante fossimo una settantina) è più cattivo del solito. Ma cattivo cattivo.  Pochi umani, molti alieni. Si vedrà poi guardando la classifica finale. Tempi da far impallidire.
La giornata tiepida, l'aria tersa,  il cielo limpido hanno  reso tutto molto più morbido. Molte immagini memorabili, nonostante (o forse grazie)  la fatica. La mia gara è andata pressapoco secondo le attese. Chiudo in 2h 16' 20" .Obiettivo era stare attorno ai 1000 m/h di Vam (velocità ascensionale media) e così è stato. Al netto dei primi 14' di corsa che portavano all'imbocco della salita dislivello della prima ora uguale a quello della seconda. Da lasciar a bocca aperta i numeri del vincitore, salito con una vam che supera 1400 m/h. Se la via per il paradiso è infestata da mille insidie la sua, bhè, è lastricata, asfaltata e lucidata. Un razzo lanciato verso l'iperspazio. Lo stesso vale per i suoi immediati inseguitori.
Provvidenziale la scelta di usare i bastoncini, sia per rendere più saldi gli appoggi sia per alleggerire la spinta di gambe.  In uno sforzo così prolungato  e monotono i quadricipi ringraziano. Gli eventi  mi portano anche a far la volata per la 33esima piazza, accidenti. Arrivano tutti sgranati ad uno ad uno ma  quando sono a 50 metri dal traguardo si è in 5 a voler varcare le bandierine che segnano l'arrivo.  La spunto, non certo per particolari meriti, solo perchè in rimonta e spinto dall'insania. Santo dio. Quanta fatica. 
Il plauso all'organizzazione ed allo staff del rifugio Monte Zeus non è d'obbligo. É sentito. Una gara cui non riesci a trovare una pecca che ti trattenga da non riprovarci l'anno prossimo. E son certo che così sarà. Sulla vetta Marco Tosi accoglieva i concorrenti come li ospitasse a casa sua. Porgeva un biscotto, un bicchiere di the, illustrava le meraviglie del paesaggio.
Foto e video sul sito dell'instancabile Antonio. Che sospetto sempre più possegga il dono dell'ubiquità. O forse dei cloni. Te lo trovavi ovunque. In partenza, a metà strada, quasi in vetta. Qualche dubbio viene.

10 commenti:

  1. Che spettacolo. Complimenti anche per la prestazione, sei andato alla grande. Dopo la settimana scorsa passata in altavia sulle dolomiti mi vien voglia di provare qualcosa di simile.

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  2. E buttati!! Nonostante il fisico ed il peso remino contro la salita mi sta appassionando. E poi il garmin lo usi come altimetro. dimentichi tempi al chilometro, ritmi, passaggi. Solo con il naso all'insù.

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  3. Mi aspettavo che gare così fossero appannaggio e dominio di scriccioli da montagna, quindi mi meraviglia la tua prestazione! Che fisico avevano i primi?

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  4. @father E infatti lo sono.. :-)) Che fisico hanno? non c'è una tipologia fissa. Ci sono i brevilinei e quelli dalle leve lunghe. Però tutti con massa grassa tendendente allo zero, polpacci e quadricipiti d'acciaio e cuore che pompa che è una meraviglia. Sicuramente a fare 1400 m di dislivello in un ora non tutti ci possono arrivare. Manco per niente.

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  5. A me è mancata solo un po' di compagnia giusta che mi tirasse un poco nelle salite più dure... perchè le apparizioni di San Cristoforo Martire e Santa Maria della Pietà sono state confortanti e mi sono rimaste a fianco per lunghi tratti, ma più che spronare, cercavano di scoraggiare un incremento della mia modesta Vam...

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  6. grande Alberto, ma non mi convinci.. il paradiso puo' attendere ;-)))
    ottima la tua prova da ascensorista!

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  7. @Ceres: 49°, ma sei un campioncino! :-)))) Stupefatta...

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  8. @Ceres San Cristoforo non porta vam. E' un detto popolare.. Dai quei due minuti che reputi di troppo non tolgon nulla alla tua prestazione. Guarda che un doppio k verticale come esordio è già tanto FINIRLO!!

    @anonimo piccoli campioni crescono

    @pimpe Mi han dato un patentino. Lo cercavo. Ora se va male, una divisa, guanti bianchi, al Marriott di Hamman mi han detto ne cercan uno.. Ciao!!

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  9. Vam??? Ma che lingua parli???? :-) A me sarebbe servita una funivia, mi sembra che la montanga ti piacca sia con gli sci che con le scarpe da runner.. bravo bravo.
    Buone vacanze!

    Luca (un passo dopo l'altro)

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  10. La V.a.m. è una grandezza fisica ad uso esclusivo dei nerd. Chi la calcola non può per definizione averla elevata. Non che quelli forti non la sappiano calcolare o che sia un calcolo particolarmente complesso. Semplicemente non gliene frega nulla.
    Ciao Luca, buone vacanze anche a te!

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