venerdì 29 luglio 2011

Ciclabile sul Toce. La recensione.

Esce sul settimanale di informazione locale denominato 'Eco Risveglio Ossolano' l'articolo denuncia sullo stato di manutenzione della pista ciclabile che costeggia il Toce. Era atteso. E non nascondo quanto io lo attendessi da tempo.
Perchè la maggior parte dei miei allenamenti podistici si svolge su quella strada, certo. Ma soprattutto per il morboso interesse, che mi accompagna dalla fanciullezza, verso gli articoli giornalistici che parlano di buche nelle strade. Ed in particolare per gli articoli dell'Eco Risveglio che trattano di buche nelle strade. Una vera e propria passione. E non solo di quelle. Di arredi urbani divelti, di cartelli di Stop piegati da atti di vandalismo, di tombini scoperchiati da precipitazioni eccezionali. Ci siamo capiti. Di quel tipo di giornalismo di denuncia, che invece di teorizzare complotti frequentando i salotti del potere, scende in strada. Col taccuino. Che si infanga le scarpe. Che sfida i pericoli che si annidano agli incroci stradali con perizia, arguzia ed amore della verità.
La lettura è gratificante. Le didascalie puntuali ed esaustive. I paradossi generati dalla cartellonistica confusa smascherati con raro intuito. Un esempio. Stanno eseguendo dei lavori. Sulla centralina di smistamento del metano in regione Siberia. Dove il gas compresso ad 80 bar passa al regime pressorio di distribuzione. E che fa il direttore dei lavori?  Piazza (come da foto) su tutto il tratto della ciclabile che costeggia la centralina un bel divieto di accesso per biciclette! Proprio in una pista ciclbile!! Capito? Un divieto di accesso per biciclette in una pista ciclabile! Chiaro?? Riso a denti stretti. Riso amaro.
Il finale è travolgente. Gustoso. E (ahimè) termina con un interrogativo che lascia una ferita. Una domanda che inquieta. Il punto in cui la pista interseca una porzione di strada aperta al traffico motorizzato è introdotto da un cartello. Un avvertimento. Attenzione, transito di velocipedi ed autovetture. 'Viene da chiedersi a chi sia rivolto l'avvertimento... Forse ai pedoni?! '. Parole dure, che graffiano. E tu, come quando vieni avvicinato al bar da un tizio con l'aria di chi conosce il segreto del mondo e toccandoti di gomito ti chiede 'Ma siamo poi sicuri che Maradona fosse proprio così forte?'  alzi lo sguardo e sgrani gli occhi. Allarghi le mani e rispondi. Disarmato. 'SI'.

3 commenti:

  1. Io l'unico segnale ambiguo sulla pista ciclabile l'ho visto quando un tizio con una tutina da lotta greco romana fucsia, fascia tergisudore gialla e scarpe color arcobaleno mi ha affiancato chiedendomi quanto facevo al km...
    fortunatamente lui faceva a stento i 5' al km...

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  2. :-)) In effetti anche nello sguardo di qualche camminatore solitario segnali ambigui se ne vedono. Per non parlare dei lottatori di taekwondo che si ritrovano al tramonto.

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  3. ahah... probabilmente il tipo fashion e' lo stesso che ha messo i cartelli !!
    solita solfa....!

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