giovedì 9 giugno 2011

Non ce n'è.

Qualcosa che nella mia corsa non funziona c'è. Gia da qualche tempo ne avevo sentore ma fingevo non ci fosse. L'ottimismo dei miglioramenti invernali non solo non si è concretizzato in primavera ma ha subito una netta involuzione.
La 10kmonza doveva essere una gara da correr forte come mai avevo fatto. Così non è stato ed in più ho sperimentato un tipo di fatica diverso, ancora non esperito. Un senso di fiacchezza. Una  sorta di mollezza diffusa che rilassa le membra e fa sembrare la corsa stanca, lenta, difficoltosa. Il giorno dopo ho scoperto di avere la varicella e che quelle 4 o 5 pustole non eran morsi delle pericolose zanzare tigre della Brianza. Ma il punto non è questo. Rimarginate le  tre quattrocento pustole e finita la cura di cinque pastiglioni giornalieri di antivirale non stavo un gioiellino. Dopo una settimana chiuso in casa Domenica 29 Maggio non resisto e mi presento al via alla Straverbania. Bella idea. Evito il contatto con gli altri atleti incuriositi e forse timorosi del mio aspetto. Alcuni avranno pensato ad un gesto dimostrativo, tipo Tom Hanks sieropositivo che sfida le lobby omofobe. Nulla di tutto ciò.  Anche perchè non ero accompagnato da nessuno che somiliasse a Denzel. Coperto di pustole passo al primo in 3' 56", al secondo in 8' 20", così,  in regressione fino al traguardo. L'ultimo lo chiudo in circa 5' e non oso imboccare il traguardo della 10k competitiva, uscendo di scena a 10 metri dallo striscione. Il timore che un giudice FIDAL mi revocasse la tessera per 'condotta di gara infettante' era giustificato. Ah, per la cronaca i 10 Km li chiudo in 45' e qualcosa.
Domenica 5 Giugno, a convalescenza ultimata, corro la Stradom. Lo scorso anno è stata la mia prima gara, corsa quasi per gioco, e ci tengo a far bene. Anche per avere dei raffronti. Si corre sotto il diluvio. Il percorso lo conosco a memoria e la salita è sede di quasi tutti i miei test invernali. So che mi aspetta e conosco il passo da tenere. Però non gira. A circa metà salita mi assale un senso di spossatezza opprimente. Non mi diverto ma cerco di limitare i danni. Soffrendo. Impiego 50' 30", più di dieci minuti meglio dello scorso anno, ma non nascondo che la speranza di stare attorno ai 48' l'avevo.  Certo la discesa in condizioni di piogga  non invogliava a rischiare e penso nessuno l'abbia fatto. La mulattiera da Vagna verso via  Bognanco era da holiday on ice. Quest'inverno,durante la preparazione per la Marcialonga, la stessa salita  l'avevo percorsa in 19'  30", ben al di sotto dei 20' 16" impiegati in gara. 45" sono molti, troppi, considerando anche la differenza di stimoli tra gara ed allenamento.
Ora c'è da comprendere le causa di queste sensazioni negative di corsa (confermate anche dalle ultime uscite, lente e faticose) ma ho il forte dubbio sia legata ad una condizione anemica (evidenziata dagli esami di una ventina di giorni fa) esasperata dalla malattia e dalla terapia antivirale. 
Domenica, su consiglio di Furio, correrò la mezza dei Lagoni. Ad un ritmo agevole, di sicuro, anche perchè la sensazione di correr svuotati al limite è tutt'altro che piacevole. Lasciamo che gli spuntini pomeridiani  a base di bistecche di cavallo al sangue ed acqua sporca di ruggine diano i loro frutti.


16 commenti:

  1. Anemia+varicella!!!direi che bastano no?!
    La convalescenza dalla varicella è lunga!riprenditi...ciaooo!

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  2. Hal non ti offendere ma cosa ti aspettavi correndo ancora convalescente? Prima che smaltisci gli effetti della malattia e dei medicinali passerà un pò di tempo, non esagerare adesso che potrebbe essere controproducente! I paragoni si fanno quando si sta bene non quando si rientra da uno stop, durante il quale credo non ti sia allenato. Riposati e recupera bene che poi riparti alla grande!

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  3. rileggi Franchino...aggiungo solo un integratore (Birra) ;-)
    pimpe

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  4. Aspetta di poter contare sul tuo fisico al 100%, prima di giudicare le tue prestazioni. E' chiaro, altrimenti,che ne trarrai valutazioni negative.In più rischi di scoraggiarti psicologicamente. Piuttosto, complimentati per essere riuscito comunque a correre nella tua attuali condizioni.

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  5. E' sempre la stessa sensazione che ho anche io. Anemica da sempre con emoglobina bassa. Io integro con pastiglie di ferrograd.

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  6. @Teo vedremo di far il possibile..

    @Frank In effetti la corsa, rispetto ad altre attività, non perdona una condizione di salute precaria. O forse sarà l'età. Quando ero pischello a nuotare ci andavo anche con 38 di febbre. E alla garetta della domenica la differenza non la sentivi neppure. Grazie!

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  7. Ehm, una malattia virale ti distrugge il fisico, non è che ne esci fresco come una rosa. Aggiungi la poca qualità degli allenamenti nel periodo di stanca, i mancati allenamenti nella fase acuta della malattia, aggiungi tutte le cellule buone che i virus si sono mangiati e che devono ancora essere rimarginate, e mi sa che non devi andare molto lontano nel cercare ragioni per la spossatezza ;)

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  8. @Father No, sempre positivo, no problem. Ci metto tutto l'impegno, ma l'ultima cosa che mi capita è prendermela se non arrivano i risultati sperati.

    @Patty Devo approfondire se Hb ed ematocrito bassi son dovuti a ferro basso. Nel caso dovrò integrare pur io. C'è da dire che negli ultimi anni ho portato avanti due gravidanze. Qualcosa avrà inciso.

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  9. Run my baby run my baby run
    Run from the noise of the street and the loaded gun
    Too late for solutions to solve in the setting sun
    So run my baby run my baby run

    Find out who you are before you regret it
    Because life is so short, there's no time to waste it

    ...just run

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  10. Mi sono trovata spesso in questi giorni a discutere di passioni, di grande forza ed impegno e di risultati che non arrivano.
    E mi sono chiesta quanto l’ambizione possa incidere sulla passione e sul significato stesso di passione.
    Una risposta io me la sono data, ma mi piacerebbe conoscere la tua…

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  11. magari ti sei spremuto un po' troppo nei primi mesi primaverili, ora devi recuperare per ripartire, hai fatto dei grossi progressi, penso che il tuo fisico debba ancora abituarsi a certi ritmi e sia andato in over-affaticamento. Hai mai pensato all'equazione Tabella di Albanesi=Varicella ?

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  12. @ceres Il ceppo risalendo la via Provinciale ha acquisito virulenza. Dai Porcelli, passando dalla Pradera arrivando a casa mia si è trasformato in un incazzoso sayan di quarto livello.
    bhe, se ero reduce da un paio di settimane alle maldive piuttosto che da un mese di lavoro arricchito dalla tabella di Albanesi di certo la malattia (sempre ci fosse stata) sarebbe stata molto più lieve.

    @grezzo Grazie del parere. se lo dici tu mi fido. Perchè la corsa a differenza di altre attività non perdona uno stato di salute non ottimale. o sarà l'età, perchè ricordo di aver fatto gare di nuoto anche con 38 di febbre quando ero pischello. E bastavano due giorni per esser come nuovi.

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  13. @anonimo l'ambizione penso sia un motore pittosto potente. Ha bisogno di girare ai giusti regimi, però. Quando non è supportata da riscontri positivi e continuati si trasforma in frustrazione. O anche peggio. Di primaria importanza è non perdere il contatto con la realtà e con le possibilità che la realtà è in grado (magari non lo è affatto)di offrirci.
    Prendi Briatore. Le sue passoni adolescenziali erano la figa, i motori ed i soldi. Le sue passioni mature sono la figa, i motori ed i soldi. Questo è il principale motivo per cui l'ambizione l'ha condotto a realizzare le sue passioni.
    Poi c'è un discorso sul talento che con la passione è strettamente connesso. Per viver tranquillo non devi averne, di certo. Se ne hai, o diventi il n°1 del mondo (il che vuol dire dedicare la vita a questo), o per mancanza di passione e di ambizione diventi il n° 860 (il che vuol dire dedicare la vita al rammarico di aver sprecato il proprio talento). Per sport, musica, arte vale lo stesso.
    Come Agassi. Scrive un cazzo di libro di come suo papà gli abbia rubato l'adolescenza per farlo diventare primo nel mondo. Bravo. Ti ha rovinato la vita? Ma pensi che se ti diceva, stai pure sul divano a mangiar patatine e farti pippe che va bene lo stesso, e diventavi 678° del ranking mondiale avendo le capacità di essere il primo la tua vita sarebbe stata migliore? Dubito.
    Bhe,quindi meglio la mediocrità e le passioni passeggere, quelle di una stagione?
    Però, alla fine, sai che ti dico. Non ho capito la domanda che mi hai fatto. Scusami.
    Come non detto. Ciao. Grazie della visita.

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  14. Allora te ne farò un altro paio, questa volta più dirette...
    Consideri la corsa una tua passine?
    Se la tua risposta è affermativa, dove sta il vero momento di piacere: nella sfida con se stessi e nel cercare di superarsi, nel volersi misurare, nell'ebrezza di vincere o semplicemente tutto ciò che concerne il correre (essere da soli, sentire il proprio battito che accellera, sfidare una salita ecc...)?
    Insomma, Biatore gode durante il gran premio o alla premiazione?

    Che te frega se alla fine non hai i minuti che speravi, quando comunque hai appena fatto una cosa che ti piace!

    ...per questo parlavo di ambizione e secondo me i "giusti regimi" che tu citi si possono definire semplicemente agonismo: più leggero e tollerabile..ed anche più giusto.

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  15. ciao hal, non ti do più consigli poichè in uno degli ultimi ho quasi creato un incidente con father, quindi voglio evitare che le fidanzate dei runners si indispettiscano, comunque posso solo dirti che anche io l'anno scorso non andavo avanti e più insistevo e più peggioravo. Mi sono rigenerato quest'inverno in palestra. ciao

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  16. Scrivi di ver avuto la varicella più l'anemia e poi ti domani come mai dei tempi non performani? e' come se il nano si chiedesse come mai ha perso le elezioni..
    L'ossola la fai?
    Luca (un passo dopo l'altro)

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