lunedì 31 gennaio 2011

Marcialonga 2011

L'emozione al passaggio sotto il ponticello di legno all'imbocco di Via Mendini è roba forte. Nel percorrere quei 200 metri nel centro di Cavalese tra due ali di folla torna la luce, le braccia tornano leggere e spunta un sorriso. A taluni una lacrima, ad altri esce un urlo liberatorio. A me nulla di tutto questo, semplicemente stupefatto dagli eventi, nuovamente bimbo nello scoprir le meraviglie del mondo.
I 70 Km di binari ghiacciati che da Moena si snodano fino a Canazei e poi giù fino a Cavalese tra i  boschi, i paesi ed i prati della Val di Fassa  mi impegnano per 4h 37' 58". In classifica risulto in 1815a posizione. Tempo di gran lunga migliore di ogni più rosea aspettativa, posizione, invece, in linea con le attese. Marcialonga velocissima quest'anno. Lo scorso anno il 1800esimo classificato , tanto per capire, impiegò poco più di 5 ore.
Gli sci che avevo ai piedi filavano una meraviglia. La trasferta iniziata presto ne è valsa la pena. Sia per provare il percorso e trovare la giusta alchimia da metter sotto gli sci, sia per annusare a pieni polmoni l'aria che profumava di trepida attesa. 
Il nostro capo spedizione Fausto, purtroppo influenzato ed impossibilitato a prendere il via, sa il fatto suo, mi dà un paio di idee, mi fa uscire per provare un paio di volte (alla fine 20 km ma avrei sciato ancora..), gli riporto le mie impressioni,  ed arriva alla 'scelta'. Scorrimento con paraffina Masterwax Racing -1/-5, tenuta con base Klister viola, bruciata, ricoperta da due mani di Blue Weiss Stick ed una mano finale di Blu Multigrade.
Attrezzi perfetti. Tenuta ottima e si filava. Botte piena e moglie ubriaca.




Il sabato del Villaggio è stato quasi tutto dedicato  gli sci, ma un giretto serale per il centro di Moena ci permette di vedere i potenti mezzi organizzativi ricoprire le strade di neve per il passaggio dell'indomani. E così sarà per tutti i centri abitati, tappezzati di neve per un giorno, per il passaggio dei Marcialonghisti.
La mattina della gara sono famelico. Scendo alle 6 per colazione e le pietanze sui tavoli dei nordici mi tentano. Mi limito però ad un super pieno di carboidrati con una mezza dozzina di panini con la marmellata ,una brocca di caffe e qualche rabbocco di succo di frutta. Un paio di brioches le agguanto lasciando il buffet. Oretta di relax nella Hall dell'hotel e ci si incammina alla partenza.
Temperatura di meno nove, freddo secco, si sta bene, giusta la scelta di non coprirsi troppo.
I primi 500 partono al colpo di cannone. Noi mortali invece veniamo, in base al numero di pettorale, lasciati uscire dalle gabbie per entrare in griglia a gruppi ed il nostro tempo parte al passaggio sotto lo striscione di partenza.
 La procedura fila via liscia ed il traffico è assolutamente inferiore alle aspettative. I primi 18 Km fino al giro di boa di Canazei li patisco. Respiro corto, la spinta non mi pare efficace, soffro molto. Son preoccupato, ma mollando un poco le cose migliorano. L'arrivo a Canazei è spettacolare, Il sole inizia ad illuminare tratti di pista, il paesaggio fantastico. Sto decisamente meglio e percorrendo la valle in discesa inizio ad ingranare. Mi attacco ad un treno di 4 norvegesi partiti 10 minuti dopo di me. Faccio di tutto per non mollare l'espresso Oslo - Bergen - Domodossola e si recuperano veramente tante posizioni ; senza accorgermene mi trovo ai 50 km .  Lì decido di lasciarli perchè mi pare accelerino ancora. Senza punti di riferimento è più faticoso ma non rallento troppo il passo. Negli strappi gli sci tengono nonostante i chilometri e mi sento ancora bene. Non sento il bisogno di mangiare nulla,  piglio solo qualche bicchiere d'acqua al volo.
Al giro di boa di Molina mancano 6 Chilometri e mi fermo al box per sciolinare. Nemmeno fermo due bocia mi strappano gli sci dai piedi e 10 secondi dopo li avevo già indosso. Ringrazio e riparto. Con una super mega colla catramata sotto i piedi, tanto che smetto di usare il passo spinta e vado in alternato. Ma finalmente posso riposare le braccia in vista dell'ultima ascesa della Cascata. Sulla salita inizi a perder il senso della realtà. Tifo da stadio, la fatica che inizia a schiacciarti, prosegui senza sapere come e soprattutto  'se' stai sciando. Con la super colla sotto i piedi provo a correre ma ai 500m dallo scollinare le forze mancano. La neve è completamente sfarinata, si sprofonda e si va su con gli occhi incollati agli sci di chi ti precede. La pista si stringe nel passare le case all'ingresso di Cavalese e ti trovi ad intravedere il ponticello che prelude al rettifilo finale.Wow. Ma come, è gia finita?


La classifica qui

13 commenti:

  1. Vista un pezzetino in tv.
    Aspetto il report, io andrò su a settembre per la running ;-)

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  2. casso ma eran tutti norvegesi, soprattutto nel tuo gruppetto; girava roba buona da bere?

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  3. Hai fatto un tempone!!! Grandissimo Hal!

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  4. @Polisportiva. Grazie, troppo buono. Era la Marcialòonga in cui tutti han fatto il Personal Best..

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  5. @franchino Magari anch'io ci faccio un pensiero. Ciao.

    @STE grazie

    @Nicola La classifica non indica chi è arrivato assieme a te, poichè le partenze son diluite in un ora e vale il real time. Comunque in hotel, a birre, agli scandinavi ho tenuto botta, con una certa disinvoltura.

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  6. Me l'hai fatta rivivere tutta! Se sul traguardo ti è uscito un 'già finita' vuol dire che eri proprio allenato!!!!!Bel racconto, grazie.

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  7. Io che in generale sono un profano degli sci...mi sono emozionato a leggere il tuo racconto...complimenti davvero Hal:)

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  8. @Poli L'anno prossimo ricordati di iscriverti presto!!

    @Kikko Grazie. Non so da quanto tu ti sia avvicinato al podismo, ma penso tu conosca bene come la passione ,soprattutto se fresca, ti prende anima e corpo.
    Parliamo pur sempre di un hobby, s'intende, ma forse qualcosa di più. Ciao.

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  9. Ma allora sei forte!!! E bravo. Ora non ti resta che trovare un biathlon che contenga corsa e sci di fondo :-)

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  10. @Poli Se vuoi farla non hai alternative!

    @Luca Grazie. Ma purtroppo vado piano in entrambi gli sport.. per farti capire, il nostro capo spedizione, superati i 50 anni, oltre a non vederlo sugli sci ogni tanto corre. Gli hanno chiesto una frazione della 12x1 ora di Domo come favore e ha corso 15900 miseri metri.. Così, senza preparazione.. Noi facciamo un altro sport..

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  11. Beh i paragoni per noi dilettanti sono una brutta facenda. Tu senza allenarti molti nella tua prima mezza hai fatto un signor tempo. E' quello che conta!

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