sabato 16 febbraio 2013

Due scatti


Si, serviva il silenzio per tornar a volergli bene, a quei due legni stretti.
La solitudine, il rumore del vento, del crepitio della neve, del proprio respiro.
Mangiarsi quelle rampette, arrampicarsi coi muscoli, con le braccia, coi denti. Per gettarsi giù. Regalandosi due respiri. Sapendo che ne verrà un'altra, ancora più ripida, magari più lunga.
Gli occhi sulla neve, il più delle volte per timore che non s'avanzi abbastanza veloci per terminar la fatica in fretta.
Oggi son stati sei giri sull'anello da 4 chilometri e un pezzo.
Più uno da turista, con la macchina fotografica in mano, giusto per omaggiare quel serpentone di neve pressata che percorre la vallata.
Sento che qualcosa  non funziona nella condizione atletica. La gara scorsa non era il caso di una giornata.
Ma qui è tutto bello, nessuno ti passa sopra.
E posso dirlo: chissenefrega.


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