venerdì 4 maggio 2012

Come filava

Lascia la corsa all'apice della carriera, da leggenda assoluta, Flo-Jo.
Per scriver favole per bambini, a detta sua.
Me le ricordo bene , nonostante avessi dieci'anni, le due finali Olimpiche di Seoul, i cento ed i duecento, le unghie lunghissime, il record del mondo, l'addio alle corse.
Forse uno dei rari momenti in cui mi sia realmente appassionato allo sport femminile.

Superfluo precisare che l'interesse per Sharapova Vs Kirilenko o Ivanovic Vs Dementieva risulta difficilmente catalogabile nell'ambito della reale passione.

Non si tratta, ovviamente, di un rifiuto a prescindere implicante qualche strana teoria maschilista. 
Semplicemente perchè seguo calcio e ciclismo. E si sa, il calcio professionistico femminile e le corse di ciclismo femminile fanno, dato assolutamente incontrovertibile, letteramente cagare
Divagazione assolutamente inutile, ma il recente ritiro (spero temporaneo) dalla corsa accompagnato dalla passione per scrittura di fiabe per bambini, me l'hanno fatto venire in mente, quell'eccentrico supersonico angelo steroideo.
Ciao Flojo, ti ho voluto bene.
Come un bimbo di diec'anni può voler bene al suo eroe.
Ora, circa la spinta emulativa, mancano un paio di cosette. Gli ori, i primati del mondo, la fama, la morte precoce. Ci si sta lavorando.
Toccherà farlo anche per le storie per bimbi, manca sempre qualcosa per renderle vendibili

La Compita Contessina di Comignano nel Castello incantato 

  Nocturne by Chopin on Grooveshark

 C'era una volta una fanciulla la cui bellezza era senza pari ed i cui modi, tanto leggiadri e regali, la elevavan al rango di esser superiore. Il suo nome era Jenna, ma da tutti era conosciuta come la Compita Contessina di Comignano
 Viveva prigioniera in un castello incantato in un luogo oscuro e sperduto. Solamente la Purpurea Pulzella di Putignano e la Facile Falena di Frascati potevano accedere al castello per farle visita. Ma purtroppo per la Compita Contessina di Comignano, le due amiche, troppo spesso intente a coltivare le loro mirabolanti avventure amorose, non trascorrevano molto tempo in sua compagnia. Il suo unico svago era una piccola creatura del bosco. Intratteneva con lui un fitto scambio di opinioni su pettegolezzi vip e su nuove acconciature delle star. Il suo nome era l'Efebo Elfo di Efesto. Che buffi vestitini la Compita Contessina di Comignano confezionava per lui! E quale divertimento, soprattutto quando il Folle Folletto di Follonica veniva a farle visita! 
Purtroppo questi rappresentavano gli unici momenti lieti in quella triste e tremenda prigionia. 
 Fuggire era impossibile. Nessuno, nemmeno il più valoroso dei cavalieri, nemmeno il leggendario Cavaliere Karateca di Carate aiutato dal suo fido scudiero il Giocoso Judoca di Giussano erano riusciti nell'impresa di liberare la Compita Contessina di Comignano dalla sua prigione. 
La tremenda creatura a guardia del castello, l'Orrendo Orco di Oristano, era un nemico troppo forte e spietato per essere sconfitto. 
 La causa per cui il severo padre della Compita Contessina di Comignano, l'Arci Arconte di Arconate, rinchiuse anni fa la povera fanciulla nel castello non ci è noto. Dicerie mai confermate parlano di dissapori sorti a causa di una storia d'amore sbocciata tra la Compita Contessina di Comignano, all'epoca promessa sposa al Viscido Visconte di Viserba, ed un membro della squadra di calcio di cui l'Arci Arconte di Arconate era presidente, i Magnifici Maghi di Magenta
A dirla tutta malelingue parlano che l'allenatore dei Magnifici Maghi di Magenta, lo Strambo Stratega di Strambino sorprese la Contessina in una stanza dell'albergo sede del ritiro della squadra in compagnia del numero dieci , il Favoloso Fantasista di Faenza. A dirla proprio tutta tutta, lingue ancor più malevole raccontano che nella stanza non ci fosse soltanto il Favoloso Fantasista di Faenza. Ma anche la Pusillanime Punta di Pontida. Ed il Terribile Terzino di Terni. E lo Stoico Stopper di Stoccolma. Ad esser proprio pignoli anche l'Alta Ala di Altamura, il Metodico Mediano di Mendrisio ed il Portentoso Portiere di Pordenone pare fossero nella stanza. Con il Ligio Libero di Livigno a far da palo. Pronto a subentrare, sempre secondo i più maligni. 
Beh, visto che il racconto ha lasciato le pieghe favolesche ed intrapreso la strada che persegue la verità, sveliamola tutta questa verità. In quella stanza c'era anche il Raccapricciante Raccattapalle di Racconigi ed il Massiccio Massaggiatore di Massa Carrara, diciamolo. 
Ed a questo punto, ad onor del vero, posso dire che le malelingue forse hanno edulcolato la portata imbarazzante della situazione tacendo altri protagonisti della vicenda. 
Un nome tra tutti? Il Guardalinee Guardone di Guidonia. E mi fermo. 
Nel giunger al termine del racconto, pur temendo le normative comunitarie in tema di Happy Ending e circa i limiti di giudizio della voce narrante stilate dal consesso fiabesco presieduto dal Mega Mago di Magonza e dalla Stra Strega di Strasburgo, non posso far a meno, pur essendo la semplice voce narrante, di dir la mia. 
Lasciamo il 'vissero felici e contenti' in stand by ancor per qualche anno, va. 
Alla Compita Contessina di Comignano qualche anno nel castello incantato non potrebbe far altro che giovarle. Ecchecavolo. 
Vivrà, anche lei, un giorno, felice e contenta. 
Di certo. 
Un giorno, però.
Perchè fin ad ora, felice, contenta, allegra e spensierata, lo è stata, diciamolo, pure troppo.

6 commenti:

  1. E' mai possibile, o porco d'un cane, che le avventure in codesto reame, debban concludersi sempre con grandi puttane ?!?!

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  2. notturno in mi bemolle maggiore... !
    dopo la contessina mi be duro maggiorato.. :-)))

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  3. Da una attenta analisi del manoscritto si intravedono i segni dell'astinenza dalla corsa...;-)

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  4. comunque me la ricordo bene anch'io Flo-Jo... che tempi, che fisico, ..che unghie!

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  5. @Enrico Dalle mie parti lo chiamano 'bun temp'.
    Mi sa che una cinquantina d'anni dovranno passare prima di scender ancora sotto il 10 e 50. Da far spavento.

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  6. Concordo che calcio e ciclismo femminile fanno ridere, un po' come i miei tempi sulla corsa. Certo che le unghie di codesta signora sulla schiena...

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