giovedì 17 maggio 2012

Io corro da solo

Tener un blog/diario di corsa. Gran bel passatempo. 
Peccato solo per quella cosa là, però, di mezzo. Quella roba da fare dopo aver indossato i braghini, la maglietta, le calzette, le scarpe da ginnastica. Quella da iniziar l'attimo dopo aver pigiato il tasto START sul cronometro. Un passo ed un altro ancora. Fino da abbandonare la statale ed incontrar la ciclabile e poi  lo sterrato, a seguir la riva del Toce. Il fiato che fatica a spezzarsi. Quel respiro, quel respiro a mezzi polmoni, l'inspirazione che si ferma a metà, presto, prima di aver incamerato ossigeno a sufficienza.
 La fame d'aria. Il vento.
Quello che s'alza puntuale al tramonto. Il sudore che si fredda sulla maglietta quando la folata s'alza improvvisa. Dietro ad una svolta, quando esci dal tratto riparato dagli argini del fiume.

 Eh, si. La stanca ripresa primaverile dopo l'inazione.
Toccava prima o poi. 
Ed è iniziata.
C'è da levar ruggine. Da gambe, cuore e pancia. E pure tanta. C'è persino il dubbio che si riesca a tornar lucidi per l'estate, ma non ci si assilla.
Cambio strada quando incontro i podisti. Tutti in genere, in particolare quelli che si conoscono.



Ho sempre corso solo. Senza disdegnare la fortuita e fugace compagnia di chi s'incontra per strada.
Ora no. Mostrare, nel proprio drammatico manifestarsi, il proprio lato debole, quello ansimante, fiacco, flaccido. No, non son pronto.
E poi loro, i podisti, per come son fatti.
Dai, vedrai, un mesetto di buoni allenamenti e ti riprendi, basta poco'
É tutta  facciata. Lo so. Nel loro intimo ci godono, loro. Ah, quanto ci godono.
Se vanno di norma più forte di te, ci godono nel vederti andar ancor più piano. Se vanno più lenti, ci godono nel raggiungerti ed umiliarti. Si nutrono della tua disgrazia, fondano le basi dei loro progressi sul tuo ansimare, distillano linfa vitale dal tuo inceder molle e pesante. Ah, si, li conosco quelli.
'Dai, vieni con noi sabato, facciamo un lungo.'
Scordatevelo. Questa soddisfazione da me non l'avrete.
Andatevene a cercare un altro, di podista da aiutare.

11 commenti:

  1. Bella hal!!! Sabato sera alla gara di Monza c'era un tuo sosia, ci ho fatto pure una figura di merda a salutarlo con la pacca sulla spalla!!!
    dai che per settembre tiriamo un'altra mezza!!!

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  2. Mezza del VCO?
    Sotto i 90', dai è ora, direi. Siam proprio due fighette a non riuscirci...

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  3. forza hal , vedrai che tirerai fuori la grinta da CAMPIONE D'ITALIA!!!!!!!!
    mezza del vco??????? potrebbe essere una buona idea , non l'ho mai corsa e poi solitamente e' un bel ritrovo d i blogger con pranzo annesso o no?????????

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  4. con calma eh
    che i tendini vogliono il loro tempo
    soprattutto se induriti da coding e pringles

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  5. io, quando ho conquistato la mia solitudine, sono riuscito poi a condividerla anche con gli altri.... :) corri come sai!

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  6. Bentornato in carreggiata, ricordati che il vero runner è quello che rispetta i suoi colleghi, e che anziché gioire della condizione altrui gli da le giuste motivazioni per tornare sui binari di prima. Riprendere non sarà facile, lo sappiamo tutti e due, perché è molto più pesante di quando da zero abbiamo iniziato ad avvicinarci alla corsa. Ma tieni duro!

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  7. Io direi che è il periodo giusto per l'off road. Togli la ruggine e ti diverti. Magari senti meno la sofferenza del ripartire.

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  8. @drugo assolutamente! poi fuori strada si corre solo a sensazione, senza riscontri, il che, quando si riparte, aiuta.

    @grezzo Naturalmente si scherza. Ciao!!

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  9. Correre fuoristrada aiuta sempre, anche quando la forma c'è; ben tornato ;-)

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  10. Da solo, da solo, possibilmente dove gli altri non volano (a parte il mio socio, chiaro!). Godere delle disfatte altrui, che soddisfazione da pipparoli.

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