venerdì 7 gennaio 2011

Coppa Crosetti - 10 Km TC

Debutto in competizioni ufficiali con gli sci. Sicuramente troppo presto, la mia giovane età sciistica si fa vedere e sentire tutta, ma l'esperienza risulta complessivamente positiva e certamente molto utile.
A  dispetto delle previsioni meteo la giornata è serena e molto fredda. Rimango piacevolmente stupito dalla perfetta organizzazione: cronometristi, tecnici, giudici di gara, speacker, direttori e tecnici dei vari sci club paiono muoveri con sicurezza e rigore, facendo sì che tutta la giornata (dalle gare dei piccoli a quelle dei senior) scivoli via senza il minimo intoppo e ritardo. Ritiro alla postazione della mia società pettorale (223, il più alto in circolazione, capisco dopo, perchè sono l'unico senza punti FISI e l'assegnazione rispecchia questo criterio) e porto i miei due legni dagli ski man dello Sci Club Vigezzo.

Pensavo la partenza fosse a cronometro. Per questioni organizzative si è optato per la Mass start. 45 gli atleti al via (o meglio 44 atleti più il sottoscritto). Panico. Invece due Giudici  ci sistemano in griglia (formata da 8 corsie numerate) uno per uno dopo aver fatto l'appello e punzonato gli sci. Pare di essere in Moto GP. Alla fine chiamano il numero 223 e mi piazzano nell'angolo più freddo, desolato, solitario . Ma al sicuro da scalmanati che possono passarmi sopra. Grazie, amici starter. 
Mattia, anche lui alla sua prima competizione ufficiale
Due giri da 5 Km, dislivello 310 metri, 800 m di pianura  poi tutto sali e scendi . Le salite sono 3 (per 2 giri 6, ndr), circuito indubbiamente tecnico. Al Via sono ultimo. Gli sci non vanno un granchè, forse ho calcolato la zona ponte un po' abbondante , forse perchè s'era formato un po' di zoccolo. Vedo i missili della nazionale già in fondo al piano, vanno il doppio di me.  Parto in apnea e non trovo mai il ritmo. Scio peggio del solito (non che sia capace s'intende), non riesco a far tenere gli sci, vado troppo di braccia , alla minima pendenza devo uscire dai binari. Qualcuno in salita lo recupero, tanto per non finire ultimo, ma pensavo e speravo di fare un poco meglio. Chiudo in 40' e 50" con i leader già vestiti, lavati, premiati. Qui di sotto ed al seguente link  la classifica.

Devo capire che il fondo è uno sport sì di forza e resistenza, ma fondamentalmente una disciplina estremamente tecnica. Si deve sciare bene, tenere , soprattutto da stanchi,  una posizione corretta (altrimenti in classico cavolo che gli sci tengono) e la concitazione e la scarsa lucidità penalizzano sempre.  Su percorsi di gara, duri e tecnici, poi, tutto questo è amplificato in modo esponenziale. (senza contare l'importanza che ricoprono gli attrezzi). É indubbio che da questa fase si deve per forza passare per progredire. Tutto fieno in cascina. 
Ora mi dedico ad allenare la resistenza . 70 chilometri di binari ghiacciati mi aspettano a fine mese. E lì la locomotiva (anche se sbilenca) almeno il motore deve averlo in ordine.

PS Continuo intanto le esplorazioni podistiche intorno a casa. L'altro giorno m'arrampico su per le cave del Croppo per arrivare all'antenna di Trontano. Poi decido sciaguratamente di fare il traverso che porta a Cosasca Monte. Ricordavo di averlo fatto una volta a dodicianni. Torno a casa, guardo il Garmin e scopro di aver percorso il Km che attraversa la piodata in 27 minuti. Non male, visto che ho dovuto liberare a colpi di pietra la corda per attraversare un torrente intrappolata nel ghiaccio e  in un punto schivare i candelotti  che cadevano per via del disgelo cercando di non scivolare di sotto.  Asino.


7 commenti:

  1. Le prime esperienze segnano sempre, in qualche modo. C'è chi abbandona, e chi invece fa tesoro degli errori per progredire. Mi sembra tu appartenga al secondo gruppo. Dovendo scegliere...podismo o sci?

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  2. il traverso dall'antenna in mtb chiedendo indicazioni al Lino che spiodava mi è valso un "na votà vugn le be sooo giu da chi....a soo po mia sicur che l'è n'cò viu..''

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  3. @father Non scelgo, anche perchè ai miei livelli uno fa bene all'altro e viceversa. Ho scoperto entrambi gli sport molto tardi, mi sono piaciuti e dubito ne lascerò uno.

    @Ceres Un po' prima di arrivare alla' antenna c'è la gippabile che scende verso una cava, penso non più attiva. Il 'sentiero' parte proprio dall'antenna e passa sopra la piodata della Pradera e attraversa due crot, quello dei Porcelli e quello del Ruban.

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  4. e invece sei bravo! Gareggiare con gli sci che non tengono è durissimo fisicamente e psicologicamente. La stessa gara con uno sci giusto ti avrebbe regalato una classifica molto diversa.
    Io per la scelta della sciolina mi regolo così: faccio tutte le mie prove ma poi intervisto senza farmi troppi problemi gli altri concorrenti (soprattutto quelli che stanno provando sul campo). Trovo quasi sempre grande collaborazione. Poi medio tutto! Comunque certe condizioni sono molto più facili di altre..

    Quale lunghezza ottimale per la sciolina di tenuta lo scopri durante gli allenamenti facendoti dei test. Io sciolino sempre la stessa lunghezza con ogni condizione.

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  5. Ciao sono Giorgio, un visitatore occasionale del blog. Da ex fondista agonista (ora mi diverto con il running) ti faccio i miei complimenti per l'esordio nelle gare di fondo. Se posso darti un consiglio dico solamente di avere pazienza e lavorare molto sulla tecnica (e' basilare). Sicuramente con la tua buona base aerobica migliorerai tantissimo. E poi, vedendo la classifica della gara devo dire che ti sei confrontato con vecchi marpioni dello sci (ne conosco personalmente una quindicina) che corrono da tanti anni e che sono stati ad alti livelli (il terzo classificato in nazionale giovanile e campione del mondo juniores...)Auguroni

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  6. @poli Non ho esperienza e non ti so dire quanto la scarsa tenuta fosse imputabile agli attrezzi e quanto ad uno stile approssimato. Certo, penso che si deve lavorare in entrambi i sensi per arrivare ad un equilibrio almeno 'accettabile'. La voglia c'è.

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  7. @giorgio. Ciao, grazie della visita e dei complimenti immeritati. Come tutti gli sport con una forte componente tecnica, iniziare a 30 anni significa poter ambire a risultati molto molto modesti, questo è chiaro (eccezion fatta per alcuni fenomeni). Come ho sentito dai più esperti, e tu me lo confermi, lavorare sulla tecnica è la prima cosa, e cercherò di ascoltare i vostri consigli.
    PS ieri nella 20 km Tc del tour de ski Northug e Cologna son passati ai 10 Km in 28'.
    Ciao, buona giornata.

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