Peccato. Proprio ora che iniziavo a prenderci gusto.
Il mio principale contender, Mauro, ormai è lontano, imprendibile. Si nasconde, fa pretattica, ma l'under 90' ce l'ha ormai in tasca.
A me invece manca ancora parecchio. Stando ai ritmi allenamento della tabella Albanesi, dovrei poter puntare ai tempi del personale. 1h 31' 30", giù di li', vale a dir correr a 4'20" al chilometro. Ma per conquistarlo non dovrò sbagliar nulla.
Domenica i 15 km corsi, in braghini e canotta nel gelo, ad un ipotetico ritmo mezza mi son costati un atroce mal di pancia per tutta la giornata. 1h 06', media di 4'23" al Km.
Pausa pranzo odierna ultima faticaccia. 3 volte 5000m a ritmo gara intervallati da un millecinque a fondo lento. 5000 in 21'39", 21'42", 21'43" e recuperi corsi sul piede dei 4'50" al Km. Sensazioni piuttosto buone, la forma c'è, battiti che scendono in fretta durante i recuperi.
Rimangono sempre i chili di troppo. Sempre 87, stamattina 88. Hai voglia a dar la colpa alla palestra. Si, un pochetto si, ma quando settimanalmente metto all'uscio il bidone del vetro, il clang clang delle Moretti da 66 è li a ricordarmi che il motivo va cercato altrove.
Me l'aspetto, la visita di un fantasma dickensiano a turbarmi il sonno. Con l'assondante clangore di latte, padelle, pignatte, bottiglie, pentole a pressione dei bagordi passati, presenti e futuri.
Sotto i novanta minuti. Si, vabbè, buonanotte.